Vienna. 13 Ottobre 1791. Sera.
Wolfgang Amadeus Mozart, che morirà tra meno di due mesi, torna a casa da teatro con suo figlio Carl: hanno appena assistito a una più che riuscita replica del Flauto Magico. Quella sera però, viene colto da un’epifania: è ora di fare i bagagli, partire per Londra e lasciarsi alle spalle Vienna, i debiti e il passato.
Gli ultimi anni trascorsi nella capitale dell’impero asburgico gli appaiono divisi tra sfavillanti, fugaci, gioie personali e altrettante cocenti delusioni; la precaria situazione economica è appesantita dalla scarsa considerazione dei suoi meriti. I suoi occhi si aprono così su uno scenario fallimentare, che lo invita alla fuga.
Sullo sfondo, ma neanche troppo, di questo piccolo tormento notturno, aleggiano il rapporto mai risolto con il padre Leopold e le insolite vicende legate alla composizione del Requiem. Una notte tormentata in cui il genio indiscusso affronta la fatica della sua realtà, mostrando la sua parte di umanità.

di Antonio Panice regia Ettore Oldi con Antonio Panice musica dal vivo Luca Figliuoli produzione Centopercento Teatro

​