IL PAESE DELLE FACCE GONFIE
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Alcuni avvenimenti restano nella memoria personale e collettiva in modo indelebile e possono segnare la propria visione del mondo. Nel luglio di
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Alcuni avvenimenti restano nella memoria personale e collettiva in modo indelebile e possono segnare la propria visione del mondo. Nel luglio di tanti anni fa molti bambini che abitavano in pianura padana guardavano verso l’alto nel timore che la nube tossica partita da Seveso potesse passare sopra il loro cielo. Era il 1976 e da poco si era appena verificato un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente.
Ne Il paese delle facce gonfie la voce è quella di un uomo che vorrebbe tornare bambino, quando le nuvole gli passavano sopra la testa ed erano desideri che aspettavano di prendere forma. Il bambino ritorna, nel linguaggio e nello sguardo ingenuo, sugli avvenimenti. La storia, i luoghi e i personaggi sono di fantasia, ma vengono alla mente gli eventi che hanno danneggiato e continuano a danneggiare salute e ambiente, a testimoniare che poco si è imparato negli anni.
scritto da Paolo Bignami, dramaturg Chiara Boscaro regia di Marco Di Stefano, produzione La Confraternita del Chianti
Testo Vincitore del Mario Fratti Award 2017 (New York, USA)
ORARIO
(Martedì) 21:00
DOVE
Parco della Proprietà Fam. Bianchi/Franzoni, Località N’acque, Sabbio Chiese (BS)