ELETTRICA

Tra la folla di corpi distratti mi sento sola.
La pelle si tende, lo sguardo guida. I corpi si sfiorano, abitano una prossimità. È necessario abbassare il volume per sentire e vedere corpi e spazio vibrare.
Il mio tempo allora si dilata e non coincide con il tempo degli altri. Un contro-tempo che fa scivolare i corpi in uno stato in cui si stupiscono di ogni cosa sulla quale, inaspettatamente, poggia lo sguardo. Un contro-tempo che ci fa scivolare tra le dimensioni.

Elettrica è un’azione performativa che si genera dalla prossimità tra pubblico e performers.
Un suono invita il pubblico ad accomodarsi mentre le performers preparano l’ambiente. Pubblico e performers si trovano ad abitare insieme uno spaziotempo denso e pieno di vibrazioni. Ogni movimento, ogni sguardo, ogni piccolissimo cambio di stato e di temperatura è un’onda elettromagnetica che viaggia nell’atmosfera.
I corpi si fanno cavi, diventano antenne che trasformano le onde elettromagnetiche in segnali. I corpi sono trasduttori dentro-fuori, sotto-sopra, fronte-retro. I corpi cambiano postura, altezza, inclinazione, punto divista, ritmo, si trasformano e riconfigurano l’intreccio delle connessioni e dei legami, delle prossimità e delle distanze.
Le performers, in ascolto della scrittura coreografica mettono in parola, traducono arbitrariamente le conversazioni non verbali in conversazioni verbali intermittenti e non lineari che, fatte a pezzetti, distribuiscono tra il pubblico.
Elettrica è un tentativo di comunicare in modo imprevisto sussurrato sfrontato preciso tagliente sensibile. Un suono indica la fine della performance.

autrice e performer Francesca Dibiase
testi e performer Ida Malfatti
musica Chiara Cecconello
drammaturgia Ida Malfatti
produzione Company Blu
con il sostegno di Live Arts Cultures, Codeduomo , C.I.M.D. Incubatore per futur* coreograf*, Wet Room, Fondoluogo, Porto Simpatica