CREDEVO FOSSE UN INSETTO INVECE ERA UN COLIBRÌ
DETTAGLI
Ago e filo, due strumenti da sempre presenti nella vita e nell’immaginario umano, simboli di una narrazione: il filo capace di unire, come
DETTAGLI
Ago e filo, due strumenti da sempre presenti nella vita e nell’immaginario umano, simboli di una narrazione: il filo capace di unire, come di intrappolare e l’ago, capace di guarire come di iniettare veleno.
Il processo creativo, ispirato al racconto “Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino” di Christiane F., affronta il dolore di una generazione che ha ricercato nell’ago stesso il senso di libertà e ha incarnato la ribellione verso una società del benessere ipocrita e consumista.
Una dichiarazione di libertà trasformata presto in una trappola: quella della dipendenza.
idea, progetto, coreografia, regia, drammaturgia Alberta Palmisano
con Viola Beneventano, Silvia Indellicati, Alessia Trocchianesi, Chiara Prearo, Sofia Amurri, Alessandra Marino, Silvia Fontana
assistente alla regia, costumista Mattia Peruzzo
produzione Sala Nera Tempio, Tempio del Futuro Perduto
ORARIO
(Venerdì) 20:45 - 23:00
DOVE
PACTA salone
via dini 7, milano