“…registrazioni di rumori, suoni, voci… annotazioni di idee, scoperte, invenzioni, materiali… poesie, solitudini, letture, sogni, incontri… niente… e poi il corpo umano… questo fragile e poetico imballaggio dello scheletro della morte e della speranza di durare fino al giudizio universale…”

Ho mille registrazioni fatte per strada e in casa in questo ‘mezzo secolo’ di vita, che “cosa” sono?
Forse solo la colonna sonora di questo film che sto continuando a scrivere… a vivere.
Parole lette e dette, suoni e rumori fatti, disfatti, rifatti, artefatti…

Poi c’è il ‘silenzio’ protagonista assoluto, il silenzio cacciato via da questo mondo, che è messaggio… un atto linguistico.
Il silenzio che non esiste…
Ogni volta un viaggio diverso, preparare i bagagli, scegliere ogni singola ‘cosa’ da portare, preparare con attenzione tutto, studiare i tempi e gli spazi e poi partire. Lasciare la cosa al caso e al caos…

Paola Tintinelli è inserita in “IntercettAzioni”-Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K con il contributo di Regione Lombardia e del Ministero della Cultura

Paola Tintinelli