CHE ASPETTATE A BRUCIARMI?
DETTAGLI
Questo spettacolo nasce da una storia di famiglia, quella classica raccontata dopo qualche cenone di rito.Incominciava sempre dai nomi dei parenti
DETTAGLI
Questo spettacolo nasce da una storia di famiglia, quella classica raccontata dopo qualche cenone di rito.
Incominciava sempre dai nomi dei parenti da parte di mio padre, i Castagna, e qui immancabilmente cominciava l’elenco: Garibaldi Castagna, Mazzini Castagna, Balilla Castagna… fino ad arrivare al colpo di scena finale, Giordano Bruno Castagna.
Ecco, da questo nome è nato il mio desiderio di iniziare una ricerca.
Un’esplosione di mondi che si aprivano in continuazione generati dai tentativi di dare risposte esaustive sull’argomento, ma senza avere successo. Ogni domanda apriva qualche altra curiosità, informazione, dubbio, che continuava a orbitare intorno alla questione iniziale: ma chi era effettivamente Giordano Bruno Castagna?
Be’ la risposta è semplice, ma c’è il rischio di perdersi.
Lo spettacolo è un intreccio di storie che parte dal particolare, la storia di Giordano Bruno Castagna, per poi allargarsi esponenzialmente e portarsi dietro la crisi del ‘29 a Carrara, il fascismo e l’obelisco mussolini, il filosofo Giordano Bruno e il suo viaggio per l’Europa, passando per le comunità anarchiche dei cavatori, fino a richiudere il cerchio ed arrivare ad un sasso lanciato contro una vetrina.
Un universo di storie racchiuse in un nome, o per meglio dire, in un semplice lancio.
In casa mia mi hanno sempre raccontato la storia di mio zio Giordano Bruno Castagna un po’ distrattamente dicendo: “Si dai, non ti ricordi, lo zio Bruno, lo scultore, quello che poi è finito in manicomio…”
A partire dal suo nome, incredibile, e dalle sue vicende che ruotano intorno alla cava di marmo in una Carrara degli anni ’30, nasce lo spunto per creare una narrazione che approfondisce il rapporto tra l’uomo e la montagna, racconta dell’incrocio tra la vita dello scultore Giordano Bruno Castagna e quella del filosofo Giordano Bruno, come se i due personaggi, accomunati dal nome, dovessero giocare le loro rispettive parti e, entrambi alla ricerca della verità e della felicità, vivere lo stesso tragico destino.
Un lavoro di narrazione basato sull’indagine approfondita del passato, attraverso la ricerca sul campo, con un atteggiamento vitale, dettato da una curiosità onnivora, attenta a cercare indicazioni nella tradizione che possano raccontare il nostro vivere quotidiano, il nostro contemporaneo, un filo che unisca passato e futuro.
uno spettacolo prodotto da
Nata Teatro La Filostoccola/Teatro Virginian di e con Giorgio Castagna regia Giuliano Bonanni musiche dal vivo Lorenzo Bachini assistente alla regia Eleonora Angioletti luci Emilio Bucci
ORARIO
(Domenica) 21:00
DOVE
Teatro Arcobaleno - Fiumicello - Brescia
Via L. Manara, 23, 25126 Brescia BS