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Per la Giornata della Memoria Lo spettacolo prende spunto dalla vita di Arpad Weisz, ebreo ungherese, calciatore e poi allenatore.
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Per la Giornata della Memoria
Lo spettacolo prende spunto dalla vita di Arpad Weisz, ebreo ungherese, calciatore e poi allenatore. Gioca nel Padova, poi nell’Ambriosiana (attuale Inter), ma un infortunio serio lo porta sulla panchina nerazzurra come tecnico. È lui a lanciare in prima squadra Peppino Meazza, a 17 anni, è lui a vincere lo scudetto del ’30, sempre lui a scrivere, a quattro mani col dirigente Aldo Molinari, il manuale “Il giuoco del calcio”. Col Bologna «che tremare il mondo fa» vince due scudetti consecutivi.
A causa delle leggi razziali del 1938 il Bologna lo licenzia. Le SS arrestano la famiglia il 7 agosto ’42 e la prelevano dal campo di Westerbork, lo stesso per cui passerà Anna Frank, all’alba del 2 ottobre. Weisz viene dirottato su Cosel, campo di lavoro in Alta Slesia, poi ad Auschwitz. Lo trovano morto la mattina del 31 gennaio ’44.
Il tema centrale dello spettacolo è soprattutto l’indifferenza della società che ha portato all’attuazione delle leggi razziali fino a giungere agli eccessi di crudeltà dei campi di concentramento con la connivenza delle nazioni che ne erano a conoscenza.
Di Antonello Antinolfi
Con Ettore Distasio, Mauro Negri
Regia Francesco Leschiera
Produzione Teatro del Simposio
ORARIO
(Venerdì) 21:00
DOVE
Teatro Chiostro San Giovanni Brescia
Contrada San Giovanni 8, Brescia